Coprifuoco
Chiusi dentro.
Tutti fuori. C’è traffico di voci e vetri rotti e voglia di rompere il silenzio e smania di festeggiare qualcosa che ancora non si può e necessità di abbaiare come un cane, i giovani, come cani.
Urlare. Mordere. Pisciare. Strappare il nastro adesivo. Sputare tutto quello che non si è potuto fare. Non tornerà. Tutto quello che non abbiamo vissuto. Non tornerà.
Spaccare. Se arriva la sirena.
Scappare. Se i vetri sono già stati rotti.
Lasciateci stare. Se arriva la sera.
Brandelli di vita perduta perduti per strada, nella strada per tornare a casa. Tutti dentro. Per quanto. Poco tempo. Troppo dentro. Per noi. Il silenzio è una bottiglia rotta, vuota e solitaria.
Chiusa fuori.