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Cenere

Odore di trucioli, ferro, ruggine, polvere, terra e sogni. Non c’era una vera e propria porta d’ingresso – per il mondo dei sogni – e nemmeno delle vere e proprie pareti – i sogni sono anticamere – ma un grande spazio pieno zeppo di cose. Cose qualunque, che lì diventavano speciali, perché lui non era uno qualunque. Era il più importante realizzatore di sogni del mondo. Nessuno conosceva lui. Conoscevano i suoi sogni – pesci volanti, treni scomponibili, fiori matti, valigie d’abitanti. Il suo studio, se così si può definire un casolare sperduto in mezzo alla campagna, si chiamava “Capolavori in corso”. Ci sono luoghi e persone nel mondo che possono rovesciare una brutta giornata, soffiare via un temporale, costruire un sorriso e… 

corri presto A fuoco È andato tutto a fuoco Gli abiti Il magazzino Cos’è stato Un cortocircuito Le idee impazzite Sono impazzite le idee Non sono state le idee Sono stati i fili I fili elettrici Non voglio vedere I vestiti I manichini Il lavoro di una vita Finito Tutto finito Bruciato Tutto bruciato Non tutto ma i brandelli di una vita a costruire sogni Ho bisogno di cose per costruire sogni Le mani Rimangono le mani le idee i sogni Nella cenere vola ancora un sogno Lo vedo Con le mani trasformerò Userò le mani e la cenere

risorgere dalle ceneri. 

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