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Lampione

Il lampione, all’angolo della strada, illumina un muro color vinaccia, una siepe d’inverno, un semaforo spento e una musica. È la notte di Natale. Da dove proviene la musica in quel silenzio? Proviene proprio da quel silenzio. Il silenzio di tutti gli uomini soli nella notte di Natale. Di tutti gli uomini nudi nella notte di Natale. Di tutti i vagabondi di strada nella notte di Natale. Di tutte le note della notte di Natale. Volteggiano i fantasmi dei Natali passati, avvolti in un mantello di nostalgia per la vita vissuta senza essersene accorti. Accorgersene nel bardo. In un passaggio di tempo dalla linea all’infinito. Forse quella musica serve proprio a collegare la linea all’infinito. È un trillo, un volteggio, un miraggio, un tripudio seguito da un adagio che non vuol finire. Tutti i rumori restano rinchiusi nei cerchi delle famiglie sedute a tavola. Lì non può penetrare la musica del silenzio perché quella è dei fantasmi e degli uomini soli. Un tempo sono stati anch’essi seduti a tavola a gustare più una parola che una fetta di torta, ad assaporare lo zucchero sciolto in bocca mescolato al ricordo. E alla saliva. Nel frattempo, scoccata l’ora più importante di questa notte, sale una preghiera al cielo dal cuore di coloro che credono in Dio. Ci sono mezzenotti che si susseguono uguali nei secoli dei secoli, amen. Se si potesse sentire come arriva lassù quella preghiera! Rarefatta dall’altitudine che toglie l’ossigeno. Forse a un certo punto, oltre gli 8000 metri, si vola. La preghiera perde una piuma che inizia a scendere tra nubi, spazi di stelle, spinte di vento, risa di gufi, sguardi di civetta, solletico di foglie, graffi di rami, cuscinetti di terra, giacigli di strade. Tornata in città, quando la notte ha oltrepassato la metà, la piuma continua a volare. La seguono i fantasmi e i credenti usciti benedetti e gli uomini soli rimasti soli anche dopo la mezzanotte e le famiglie satolle di ricordi zuccherati e la musica. Ancora lì. A suonare per quei fantasmi che già stanno ritornando al loro mondo lontano dal mondo umano per lasciar di nuovo spazio agli uomini di questo mondo. Plana lì, la piuma, e lì si ferma. Sotto il lampione da dove tutto è cominciato. Il lampione della notte di Natale. This must be the place. 

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