Arte
La cameriera si avvicinò, preoccupandosi di non far perdere tempo all’artista che stava conversando con un collega. “Ma perché ti preoccupi così tanto di che cosa voglia la gente? Non l’hai ancora capito? L’arte non è per la gente. L’arte è per il mondo. Non te la chiede la gente. Alla gente non interessa niente dell’arte. La gente è interessata al tempo. Non bagnarsi se piove, non scottarsi se c’è il sole, non sentire troppo freddo e non patire troppo caldo, guardare spesso l’orologio per contare quanto manca alla fine del tempo che ha a disposizione pur non sapendo la data di scadenza, passarlo con la pancia più o meno sempre piena, perderne una parte nei problemi e investirne un’altra nelle soluzioni. Tutto qui. L’arte, la mette dentro il tempo, se le rimane tempo. L’arte te la chiede il mondo. Perché il mondo non ha tempo. Ha equilibri, armonie, energie, trasparenze, vibrazioni, sincretismi, echi. Il mondo ha bisogno della tua arte perché ne fa parte”. La cameriera liberò il tavolo da ogni preoccupazione e se ne andò lasciando l’artista libero, di far parte del mondo e di far arte nel tempo, libero.