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Ritratto

Caffè. Zucchero. Cucchiaino. Tazzina. Sigaretta. Cenere. Posacenere. Posa la cenere. Metti lo zucchero nel caffè e gira con il cucchiaino. Riporta la tazzina.

Lo faceva tutte le sere. Entrava nell’osteria e senza dire una parola ordinava un caffè zuccherato e fumava la sua sigaretta. Metteva una moneta su un piatto della bilancia e se ne andava. Anche io mi trovavo lì tutte le sere. Anche io non parlavo con nessuno. Andavo in quel posto per ascoltare musica e osservare. Sono un pittore. Quell’uomo mi somigliava in un certo senso. Non fisicamente. Lui aveva la pelle scura, gli occhi neri, il corpo robusto e le mani ruvide. Io sono praticamente l’opposto. Il doppiosenso della luna. Mi somigliava dentro. L’abitudine di trovarsi lì, l’attitudine al silenzio, la solitudine di ogni nostro gesto. Ci accomunava tutto questo. Una sera decisi che gli avrei fatto il ritratto. Tornavo a casa, m’immaginavo quest’uomo e iniziavo a riprodurre sulla tela il ricordo che avevo di lui. Quando il ritratto fu pronto lo riguardai con attenzione. Il suo viso aveva una certa simmetria. Il corpo sembrava più sbilanciato. Nel complesso ero soddisfatto. Non glielo consegnai subito. Aspettai la sera giusta. La canzone giusta. Miles Davis. Quando l’uomo posò la sua moneta sul piatto della bilancia io posai la mia opera sull’altra. Ci guardammo. Vidi la simmetria del suo volto. Soltanto quella. Era come se tutto il resto, occhi naso bocca gote rughe espressioni imperfezioni, si fosse spostato sulla tela che avevo dipinto per lui. Non ci fu altro oltre allo scambio tra moneta e opera. I piatti della bilancia tornarono in equilibrio. Da quella sera non tornò mai più. Come se l’unico motivo per cui tutte le sere era entrato nell’osteria non fosse stato altro che farsi fare il ritratto. Io invece continuo a frequentare quel luogo a me caro. E continuo a dipingere. Ho iniziato a dipingere ritratti dopo quell’incontro e oggi sono ben quotati. Come se l’unico motivo per cui tutte le sere avevo osservato quell’uomo fosse stato farne il ritratto. Blessing in disguide.

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