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Freddo

E qui si ritorna. Ai piedi di un muro. Il luogo da cui la storia partì. Una storia lunga un istante. You can see infinity. È la prima scritta che vidi allora. Stavano costruendo il muro. Era già scritto. E oggi che il muro è abbattuto, è ancora scritto. Quel giorno faceva freddo. Quando il primo uomo posò il primo mattone, tremava di freddo. C’era la guerra e faceva freddo. Un freddo interiore che presto dilagò tra la popolazione. Alcuni uomini raccontarono ad alcuni altri uomini che il muro li avrebbe protetti e riscaldati. Che tutto sarebbe andato bene. Ma nessuno sapeva davvero come sarebbero andate le cose. Gli uomini raccontano. Non sanno. Il freddo è passato. Le guerre no. Quando si delimitano spazi si spezza l’infinito e si finisce per vederlo proiettato oltre il muro. Anche quando non c’è. Ma è L’unico modo per ripararsi dal freddo delle guerre. 

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