Skip links

Crepa

Un lampione lampeggia di arancione annunciando il passaggio. Sta a te la scelta. Se fosse stato rosso non avresti avuto scelta. Se fosse stato verde non avresti avuto scelta. È arancione e ti sbatte quel colore in faccia. Ti copri il volto con una mano. Ti giri dall’altra parte. Aspetti che arrivi il giorno a spegnerlo o che si rompa la lampadina. Ma sai che non cambieranno le cose. Accanto al lampione, di riflesso, intravvedi un cartello pubblicitario Crepe nel muro? Non sai se pubblicizzi un prodotto o una ditta. Sai che, qualunque cosa pubblicizzi, il suo messaggio è rivolto a te. Ci sono crepe nel tuo muro. Il lampione arancione, il cartello pubblicitario, l’inquietudine notturna. Sai che puoi trovare il modo di ripararti dalla luce del lampione, ma le crepe non si riparano. Arriva il giorno e, mentre pulisci il lavandino, vedi emergere dal fondo un lungo filamento di detriti. Sono capelli, sapone, sudore, organismi, decomposizioni in atto, pezzi d’intonaco. Odorano di fogna. Dicono che il cattivo odore di fogna sia presagio di pioggia ma la giornata è delle più terse e calde dell’estate. In fondo al buco del lavandino c’è buio, ma se potessi vedere oltre, scendere nel tubo, uscire dallo scarico e scaricare, ti tufferesti nel mare aggrappandoti al filamento maleodorante. Nuotando giungeresti in un porto di boe verdi e rosse, una in fila all’altra. Lì dove non si può decidere. Non sei lì. Sei rimasto a guardare il buco nero che intanto hai ripulito. Libero dai detriti e dal cattivo odore. Sopra di te rimane il lampione arancione e sopra il lampione il cielo terso. Dal buco, il buio esce prendendo il volo. Tu lo segui con lo sguardo fin lassù. Il volo del buio diventa volo di uccelli che disegna una freccia a indicare qualcosa. Non sai cosa. Sai che è lassù. Che si muove in volo. In una direzione mutevole. A seconda del vento. Sai che devi mollare tutto laggiù. Il muro e le sue crepe. Il lampione arancione. L’obbligo della scelta. Entrare nel buio per prendere il volo, e una volta in alto, mutare direzioni. Assecondare il vento. 

Leave a comment