Dalia
“Mi chiamo Delia. Ho quasi 90 anni. Sono autonoma. Guido ancora. Amo la campagna e la compagnia” e si mette a ridere come se fosse appena nata, come se il mondo che conosce da così tanto tempo fosse ancora uno sconosciuto da incontrare o un’avventura da vivere. Piccola. Semplice. Leggera. Così come lei. Leggera. Semplice. Piccola.
“Mi chiamo Delia. Amo i fiori. Li pianto ogni primavera. I loro colori mi fanno sorridere. So che c’è un fiore che mi assomiglia. Si chiama Dalia” e si mette a ridere di gusto pensando a quanto buffo sia il mondo delle parole. Con quelle lettere che si combinano e quegli accenti che cambiano il senso dei pensieri. Una E sostituendosi a una A fa appassire una Dalia e sbocciare una piccola Delia dal sorriso colorato come un fiore.
[dedicata a Delia Parizzi]